Cimop: “Aiop inaffidabile, siamo pronti allo sciopero”
“Aiop nicchia e non firma la preintesa concordata 24 ore prima, mentre Aris ha tenuto fede ai suoi impegni”. Questo il bilancio della CIMOP (Confederazione Italiana Medici Ospedalità Privata) sul rinnovo del contratto per i medici, a seguito di un iter lunghissimo e dopo che le trattative si erano bruscamente interrotte lo scorso dicembre per volontà di Aiop.
“Siamo vicini al raggiungimento del traguardo, dopo 15 anni i medici potrebbero avere un nuovo contratto, ma i professionisti della sanità privata per non essere più considerati di serie B devono confrontarsi con l'inaffidabilità dell'Aiop”, commenta la dott.ssa Carmela De Rango, Segretario Nazionale della CIMOP dopo la firma dell’ipotesi di intesa per il rinnovo del CCNL che regolamenterà il rapporto di lavoro della dirigenza medica della sanità privata, per il periodo dal 1° luglio 2020 fino al 30 giugno 2023.
“La sanità privata italiana può voltare pagina: grazie alle parti datoriali di Aris per lo sforzo. Ma mentre Aris ha tenuto fede ai suoi impegni, Aiop invece giovedì aveva concordato con noi il testo e i tabellari ma alla fine non ha mantenuto i suoi impegni”.“Giovedì scorso – riferisce la Cimop -, oltre alle delegazioni aris e cimop, per Aiop erano presenti il capo delegazione, Guerrino Nicchio, il direttore generale, Filippo Leonardi, l’avv. Sonia Gallozzi. Da giovedì 11 giugno la firma della preintesa era slittata a venerdì 12 giugno.
Di Silverio (Anaao): "Continueremo a denunciare tutti i percorsi di reclutamento imposti o subordinati a regole non scritte perché in gioco, forse in molti se ne dimenticano, c’è la salute e la cura delle persone"
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